Sindrome Premestruale: tutto ciò che c’è da sapere

Sindrome Premestruale: tutto ciò che c’è da sapere

Crampi, gonfiore, mal di testa e malumore sono alcuni dei sintomi più frequenti di chi soffre della cosiddetta sindrome premestruale.
Circa il 50% delle donne in età riproduttiva ha a che fare con questa problematica e subisce l’impatto, non indifferente, dei forti dolori sulla vita di tutti i giorni. La sofferenza che accompagna la sindrome premestruale non è da considerarsi un fenomeno nella norma o da subire in maniera passiva.

Conoscere meglio il proprio ciclo mestruale e individuare quali siano i fattori che migliorano o peggiorano i sintomi può aiutare ciascuna donna a gestire al meglio la sindrome premestruale.

Cos’é la sindrome premestruale?

La sindrome premestruale è una condizione che influenza le emozioni, la salute fisica e i comportamenti di una donna in determinati giorni del ciclo mestruale, di solito dai 5 agli 11 giorni prima delle mestruazioni. La vera e propria causa della sindrome premestruale è sconosciuta ma molte ricerche portano a ritenere che sia da collegare al cambiamento nei livelli degli ormoni sessuali e della serotonina, l’ormone della felicità.

I livelli di estrogeni e di progesterone, infatti, tendono a ridursi sensibilmente nel periodo in cui si notano i tipici sintomi della sindrome premestruale. Questi tendono a scomparire alcuni giorni dopo l’inizio del sanguinamento quando il livello dei suddetti ormoni ricomincia a salire.

Anche i cambiamenti nella chimica del cervello potrebbero giocare un ruolo non indifferente in questo fenomeno: un livello insufficiente di serotonina è associato a un rischio maggiore di sviluppare stanchezza, insonnia, umore a terra e la tipica voglia di cibo poco sano.

Sintomi della sindrome premestruale

I sintomi della sindrome premestruale cambiano da donna a donna. Alcune avvertono sintomi a livello fisico, altre a livello emozionale, in alcune le due categorie coesistono. Inoltre, i sintomi cambiano in base all’età diventando più intensi o attenuandosi con il tempo.

I sintomi più comuni a livello fisico sono:

  • Gonfiore e aumentata sensibilità a livello del seno
  • Dolore addominale
  • Dolore muscolare o articolare
  • Costipazione o diarrea
  • Gonfiore, meteorismo e ritenzione idrica
  • Affaticamento
  • Mal di testa
  • Comparsa di brufoli sulla pelle del viso
  • Cambiamenti nel senso di fame

I più comuni a livello emozionale/mentale includono:

  • Irritabilità
  • Ansia
  • Tensione
  • Sbalzi d’umore
  • Umore depresso
  • Insonnia
  • Pianto
  • Ritiro dalla vita sociale
  • Problemi nella concentrazione
  • Calo della libido

Capire se si soffre di sindrome premestruale

Si ritiene che una donna possa soffrire di sindrome premestruale quando i sintomi:

  • Si presentano circa 5 giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni (per almeno 3 volte di seguito)
  • Spariscono entro 4 giorni dall’inizio delle mestruazioni
  • Impediscono di svolgere le attività portate avanti di consueto

Tenere un diario in cui appuntare i sintomi e l’intervallo temporale tra il loro inizio e la fine, permette di tenere traccia della situazione nel tempo in modo da poter valutare la ripetizione costante o incostante del fenomeno.

Quando questi segnali si protraggono nel tempo, influenzando di mese in mese la vita di una donna, è importante parlare con il proprio medico di fiducia che potrà scongiurare, o meno, l’ipotesi di sindrome premestruale.

La diagnosi di sindrome premestruale ha luogo quando coesistono più di un sintomo nell’arco temporale generalmente interessato dal fenomeno.
Inoltre, è importate che il medico escluda la possibilità che tali sintomi possano essere associati ad altre condizioni come anemia, endometriosi, malattie della tiroide, sindrome dell’intestino irritabile o patologie legate ai tessuti connettivi.
Da valutare è anche la presenza di casi di depressione o di disturbi dell’umore nella famiglia della paziente così come un esame pelvico che escluda altri problemi a livello ginecologico.

Ridurre i fastidi della sindrome premestruale

Ci sono alcune accortezze che, se messe in atto, possono aiutare a trovare sollievo dai dolori o dai fenomeni emozionali della sindrome premestruale:

Intensificare le attività aerobiche
Attività come la corsa, la danza o andare in bicicletta possono aiutare a ridurre il senso di tristezza, la fatica e la difficoltà nella concentrazione. Anche solo 30 minuti di tapis roulant, per tre volte a settimana, può avere un impatto significante sulla riduzione dei sintomi. Non tutti siamo, però, in grado di fare attività fisica intensa durante la sindrome premestruale: fondamentale è saper ascoltare il proprio corpo e captarne i segnali.

  • Ridurre il consumo di alcuni alimenti
    Ridurre il quantitativo di zucchero, sale, caffeina, latticini e alcool può fare una grande differenza rispetto ad alcuni sintomi come il gonfiore e la ritenzione idrica.

  • Aumentare il consumo dei carboidrati buoni
    Alcune ricerche scientifiche dimostrano come mangiare frequentemente piccole porzioni di carboidrati complessi (cereali integrali, zucca, avena, ecc) possa ridurre gli sbalzi d’umore.

  • Dormire bene
    Stabilire una routine del sonno regolare riduce l’affaticamento. Le donne adulte dovrebbero dormire dalle 7 alle 9 ore per sentirsi davvero riposare e ricaricate.

  • Considerare gli integratori alimentati
    Alcune donne trovano beneficio integrando la propria dieta con alcuni tipi di vitamine e minerali (ad esempio, acido folico, vitamina B6, magnesio, calcio e rodiola).
    Scopri gli integratori naturali che ti aiutano a gestire la stanchezza e gli sbalzi sbalzi d’umore prima e durante le mestruazioni.
  • Gestire lo stress
    C’è una connessione diretta tra lo stress e l’aumento dell’intensità dei sintomi della sindrome premestruale. Imparare a gestire lo stress quotidianamente riduce le probabilità di percepire un impatto negativo sulla sindrome. Come iniziare? Prova con la pratica yoga!
  • Non fumare
    Ci sono migliaia di ragioni per smettere di fumare e una di queste è la sindrome premestruale. Il fumo, infatti, ne accentua la sintomatologia.

Se i sintomi fisici si limitassero a crampi o dolori al seno, i classici antidolorifici dovrebbero bastare a tenerli a bada per alcune ore.
Quando i sintomi sono più importanti, si può valutare, insieme al medico, una delle seguenti opzioni:

1. Contraccettivi
I contraccettivi bloccano l’ovulazione e questo potrebbe aiutare a ridurre l’intensità dei sintomi nel periodo premestruale.

2. Diuretici
I diuretici aiutano il corpo a perdere i fluidi in eccesso tramite le urine e, quindi, a ridurre il gonfiore.

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