Collezione: VALERIANA (Valeriana comune, Valeriana officinalis)

VALERIANA (Valeriana comune, Valeriana officinalis)
La Valeriana comune è una pianta a fiore (angiosperma) appartenente alla famiglia delle Valerianacee. È la più nota del genere Valeriana, costituito da più di 150 specie, maggiormente divulgate nelle regioni boscose europee e, in parte, anche in Nord America e nelle regioni tropicali sudamericane. Il nome botanico si deduce...

La Valeriana comune è una pianta a fiore (angiosperma) appartenente alla famiglia delle Valerianacee. È la più nota del genere Valeriana, costituito da più di 150 specie, maggiormente divulgate nelle regioni boscose europee e, in parte, anche in Nord America e nelle regioni tropicali sudamericane. Il nome botanico si deduce dal latino valere (rigoroso, sano). Il nome popolare, erba dei gatti, proviene dal fatto che la pianta fresca esercita un'attrazione di tipo "stupefacente" sui gatti ed è forse questo il motivo per il quale, pur essendo decorativa, la si incontra raramente nei giardini. Tutte le specie di valeriana contengono olii essenziali e alcaloidi. Si usa la radice della pianta che però ha un odore sgradevole. Possiede proprietà sedative e calmanti, favorendo il sonno. na interessante caratteristica della Valeriana è il fatto che i suoi fito-componenti attivi sono in grado di agire sinergicamente ed il loro effetto è sedativo e non ipnotico; in tal modo riesce ad indurre tranquillità, serenità e addormentamento senza ad esempio provocare intontimento, pesantezza, sonnolenza o annebbiamento improvvisi e fastidiosi. Si ipotizza che il funzionamento della Valeriana sia spiegabile sulla base della sua azione stimolante sul GABA (Acido Gamma-Aminobutirrico), un neurotrasmettitore regolatore dell'attività neuronale, con i conseguenti effetti sul sistema nervoso centrale di agevolazione dello stato di quiete e tranquillità e quindi di modulazione in positivo di calma e sonno. Inoltre altri studi hanno evidenziato nella Valeriana la presenza di Idrossipinoresinolo, sostanza capace di legarsi agli stessi recettori delle Benzodiazepine, che costituiscono la principale tipologia di farmaci utilizzati nella cura dell'ansia e dell'insonnia. Tale sostanza naturale riesce dunque a ridurre la tensione e l'agitazione in caso di nervosismo e sindromi ansiose e di favorire un riposo ristoratore e privo di torpore al risveglio in caso di problematiche di sonno (riduce il tempo di addormentamento ed aumenta la qualità e la durata del sonno stesso). Essa poi non presenta gli effetti collaterali tipici degli Psicofarmaci come ad esempio quelli narcotizzanti e/o di dipendenza dei Sonniferi o degli Ansiolitici. La Valeriana possiede dunque un'attività tranquillizzante, ansiolitica e sedativa sul sistema nervoso centrale, anche se non è ancor oggi chiaro quale sia il principio attivo a cui sono dovuti tali virtuosi poteri. A livello fisiologico l'estratto di Valeriana facilita la regressione di emicrania, palpitazioni tachicardiche, vertigini psicogene, spasmi e crampi addominali e di ulteriori problematiche gastro-intestinali di natura psicologica ovvero psicosomatiche; risulta benefico anche nei casi di sindrome pre-mestruale, disturbi mestruali e/o menopausa. Inoltre ha effetti benefici sulla parte motoria e cognitiva della persona, in tal modo i movimenti ritrovano maggiore coordinazione e le componenti psico-cognitive come concentrazione, attenzione, ragionamento, memoria, etc. tornano ad essere reattive ed efficienti. Altro aspetto positivo è dato dal fatto che l'estratto di Valeriana restituisce un cattivo sapore quando l'individuo che lo ha assunto fuma del tabacco; esso quindi può rappresentare anche un valido ed ulteriore aiuto nei casi in cui la persona sta cercando di smettere di fumare. Più in generale può rappresentare, grazie alle sue proprietà calmanti, un valido aiuto nei tentativi di disintossicazione o dismissione da Psicofarmaci e/o altre sostanze psicoattive. La Valeriana non presenta effetti collaterali e può essere assunta sia da bambini che da anziani; solo l'utilizzo prolungato e a dosi elevate può provocare cefalea, vertigini, ottundimento ed agitazione. L’uso concomitante della valeriana e di agenti epatotossici può determinare un incremento del rischio di epatotossicità. L’effetto si presenta anche quando viene associata ad altre erbe dotate di potenziale epatotossicità. E' bene comunque non associare l'uso di Valeriana con quello di alcol, droghe sedative, ansiolitici e/o sonniferi, poiché potrebbero essere aumentati gli effetti depressivi di tali sostanze sia a livello fisico che psicologico; così come è raccomandabile evitare l'utilizzo durante delicati periodi quali gravidanza e allattamento. A dosi elevate potrebbe provocare moderati danni al fegato, con modico rialzo di alcuni enzimi del fegato come le transaminasi e la gammaGT. E’ controindicata in gravidanza e durante l’allattamento. La Valeriana è uno degli ingredienti del Sedosan Sanedia

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