Colesterolo: 3 passi verso la regolarità

Colesterolo: 3 passi verso la regolarità

Piccolo decalogo per capire cos’è il colesterolo e quanto può nuocerti davvero

Avere il colesterolo alto, tra i più noti e diffamati nemici della nostra salute, è una condizione asintomatica spesso considerata fisiologica con l’avanzare dell’età.
La verità è che lo sviluppo del colesterolo alto può verificarsi a qualsiasi età, come conseguenza diretta di abitudini o condizioni poco salutari, o a causa di una predisposizione genetica all’ipercolesterolemia. Il sovrappeso, un’alimentazione scorretta, il vizio del fumo o la sedentarietà sono alcune delle cause maggiormente associate al colesterolo alto.


Ma sappiamo davvero cosa significa avere il colesterolo alto o ci facciamo spaventare semplicemente al solo udire queste due fatidiche paroline?
Contrariamente a quanto spesso si pensa, soltanto il 10-20% del colesterolo presente nel nostro sangue proviene dall'alimentazione: la maggior parte del colesterolo è prodotta dal nostro organismo, soprattutto nel fegato, ma anche nell’intestino, nei surreni e nella pelle.
Il colesterolo è una sostanza grassa indispensabile al nostro organismo perché partecipa attivamente al metabolismo cellulare ed alla protezione delle stesse affinché si mantengano sane. Inoltre, sembra che il colesterolo abbia anche un'azione di protezione antitumorale. Svolgendo queste funzioni, il colesterolo è costantemente presente nel nostro sangue in modo da essere distribuito a tutti i tessuti del nostro organismo. Colesterolo e sangue, rispettivamente a base lipidica e a base acquosa, a contatto tra loro si comportano come l’olio versato in acqua: non c’è possibilità che le due sostanze si amalgamino. Ecco perché il colesterolo “non viaggia” da solo nel sangue ma viene “impacchettato” insieme alle lipoproteine: HDL, LDL e VLDL. Il Colesterolo legato alle LDL è chiamato “colesterolo cattivo” poiché tende a depositarsi nei vasi dando origine ad aterosclerosi, riducendo e ostacolando il flusso del sangue con il rischio di malattie e accidenti cardio vascolari. Il colesterolo buono, quello legato alle HDL, rimuove il colesterolo in eccesso dai tessuti e dai vasi, riportandolo al fegato.

Chiarito che il colesterolo è assolutamente necessario al nostro organismo e che “non tutto il colesterolo vien per nuocere”, analizziamo i 3 passi da seguire per mantenerne i valori nella norma.

Prima Regola: misuralo!

Come abbiamo anticipato, la condzione di colesterolo alto non è accompagnata da una sintomatologia particolare e riconoscibile. Buona norma è, quindi, verificare la situazione sottoponendosi regolarmente a esami del sangue.
In linea generale superati i 40 anni di età o, nel caso delle donne, dopo la prima gravidanza, è consigliabile effettuare un controllo con cadenza annuale.

I valori di colesterolemia, che devono farci suonare il campanello d'allarme e sollecitarci a mettere in atto le debite contromisure, sono:

  • Colesterolo totale: oltre i 200 mg/dl
  • Colesterolo LDL: oltre i 100 mg/dl
  • Colesterolo HDL: inferiore a 50 mg/dl

Il nostro Medico di fiducia valuterà il livello di colesterolo e il rapporto tra c-HDL e c-LDL, insieme a eventuali fattori di rischio concomitanti (come alimentazione scorretta, fumo, alcool, sedentarietà, peso eccessivo, genere, ereditarietà), suggerendoci gli aggiustamenti necessari e, in alcuni casi, avviando uno specifico trattamento con farmaci di sintesi o con prodotti naturali.

Seconda Regola: correggi le abitudini sbagliate!

Se la misurazione del colesterolo avesse mostrato risultati superiori ai valori normali, la correzione di alcune abitudini sbagliate che possono favorire l’aumento del deposito di placche di colesterolo va fatta ancor prima di iniziare un trattamento farmacologico.

Correggere l’ alimentazione e effettuare attività fisica regolare sono due comportamenti che sembrano essere il rimedio standard per molte patologie, ma che mai quanto in questo caso possono dare risultati positivi.
Dal punto di vista alimentare è fondamentale limitare o eliminare il consumo di carni rosse e sostituirle con pesce, carni bianche o proteine vegetali (presenti soprattutto nei legumi). Le limitazioni devono riguardare anche il burro, i formaggi grassi, gli oli vegetali saturi (olio di palma e olio di cocco). Gli alimenti off-limits dovrebbero essere sostituiti da alimenti in grado di rallentare l’assorbimento dei grassi o che ne agevolino l’espulsione; il mondo vegetale e quello animale ne offrono una ricca lista.

L’attività fisica ideale è l’allenamento aerobico da moderato a intenso. È importante fare almeno 140 minuti di attività fisica ogni settimana, traducibile in 20 minuti al giorno, tutti i giorni. L’attività deve comprendere anche esercizi di flessibilità e stretching.

Terza Regola: se la dieta e l'attività fisica non bastano prova con rimedi naturali

Per trattamento naturale si intende l’assunzione di estratti di erbe/piante (integratori alimentari) i cui principi attivi contenuti sono risultati in grado di agire efficacemente nel trattamento di questi problemi.
Per il colesterolo alto gli estratti degni di nota sono quelli di Riso rosso fermentato e di Cardo Mariano che agiscono sulla sintesi del colesterolo nel fegato, ossia sull’80% del colesterolo totale.
Il riso rosso fermentato, a differenza del nome ingannevole, è un fungo e la Monakolina, la sostanza attiva in esso contenuta, è una statina vegetale efficace sulla sintesi epatica del colesterolo.

Il Rimedio consigliato da NaturaDiretta è Colestesan

I principi attivi vegetali contenuti in Colestesan intervengono a livelli diversi, in modo sinergico:

  • La Monakolina del Riso Rosso fermentato, agisce sulla sintesi epatica del colesterolo (che, come già detto, costituisce l’80% del colesterolo totale)
  • Il Cardo Mariano ha azione epatoprotettiva ed epatostimolante
  • Gli Estratti di Canna da zucchero aumentano la frazione di colesterolo buono
  • Gli Estratti di Pino marittimo contengono una sostanza chiamata che aiuta a ridurre le possibili placche di colesterolo nei vasi sanguigni
  • Estratti di Commiphora Mukul che hanno effetti ipolipemizzanti (accelerazione del metabolismo) e ipocolesterolemizzanti (riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue). Essi ostacolano anche l’assorbimento intestinale di colesterolo (quella famosa frazione del 20% di colesterolo totale).

Post più vecchio Torna a Salute e Benessere Post più recente